domenica 3 aprile 2011

Acqua.... Acqua!!!!

domenica 3 aprile
siamo senz'acqua.
Questa mattina, appena sveglia, sono uscita sul balcone per godermi i primi raggi di sole. Lo faccio spesso, anche in Italia: fa parte del rituale di iniziazione alla giornata, di cui fanno parte umili ma importantissimi gesti, quali bere il caffè, fare pipì, lavarsi i denti, ecc.
Ma stamattina un particolare ha attirato la mia attenzione: una ragazzina, mai vista prima, in ciabatte e vestitino rosa, stava arrivando dal cancello con un enorme secchio di plastica blu in testa. Siccome la nostra casa ospita 4 famiglie e appena al di là del nostro muro di cinta si trovano gli alloggi dei relativi domestici, con i loro congiunti, ho subito capito (che genio che sono, eh?) che doveva trattarsi di una di loro. Mi sono appostata per vedere cosa avrebbe fatto e l'ho vista avvicinarsi alla pompa dell'acqua, aprire il rubinetto e riempire il secchio fino all'orlo. poi, come se nulla fosse, se l'è nuovamente caricato sulla testa (ragazzi, ma dovevano essere almeno 30 litri!!!!) e se n'è andata per la strada da cui era comparsa. L'ho vista entrare nei quartieri della servitù e poi è stata fagocitata in un mega caos di bambini e ragazzini schiamazzanti. Dopo qualche minuto, l'istinto di sopravvivenza mi ha dato un pizzicotto e sono corsa in bagno: dal rubinetto non scendeva nulla. Idem in cucina. idem nel bagno della mia camera. Eravamo senz'acqua. Inesorabilmente.
 Addio bucato! Addio lavaggio delle stoviglie della sera prima! Addio doccia e lavaggio denti! La mia ragazzina dal vestito rosa lo sapeva, altro che se lo sapeva! E si è venuta a prendere le ultime gocce, per lei e per la sua famiglia.
Prima di andare avanti devo spiegare come funziona qui la fornitura dell'acqua. Non esiste un acquedotto comunale che fornisca acqua corrente alle case: ogni singola abitazione deve fare da sè; la maggior parte delle case che ho visto è fornita di una cisterna, in bilico su 4 alti pali, posizionata nel cortile, da cui partono dei tubi (collegati ad una pompa nei migliori casi, che sfruttano la forza di gravità negli altri) che forniscono di acqua corrente i sanitari e la cucina. La nostra casa, eccezione fortunata, ha invece una cisterna nel cortile, che viene approvvigionata di acqua una volta al giorno: un'autobotte ogni mattina si carica di acqua dal pozzo,profondo 200 metri, che è situato nella Yarda (dove lavora Oscar) e la scarica nella nostra vasca. Una pompa poi provvede a rifornire tutte le abitazioni.
 Con il caos delle elezioni di questi giorni il rifornimento è stato un po' problematico e così siamo arrivati a contenderci l'ultima goccia di acqua rimasta. Noi, abituati ad usare ed abusare dell'acqua, ci siamo finalmente resi conto di quanto sia prezioso questo elemento. L'abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. La ragazzina dal vestito rosa sa anche questo, anzi, si può dire che non conosce nient'altro. Perchè l'acqua è vita e qui è sempre una lotta per la sopravvivenza.
Mentre scrivo, l'acqua è tornata, l'emergenza è finita, i denti sono lavati, lo sciacquone è stato tirato. Siamo salvi!

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